Twitch: tutto quello che c’è da sapere sulla piattaforma del Live Streaming
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    Twitch: tutto quello che c’è da sapere sulla piattaforma del Live Streaming

    Oggi vi raccontiamo una storia: c’era una volta Justin.tv, non un qualsiasi blog di fan sfegatate di Justin Bieber o Timberlake, ma l’antenato di Twitch.tv.

    Creata nel 2007 da Justin Kan e Emmett Shear e venduta nel 2014 ad Amazon per 970 milioni di dollari (spicci, insomma), oggi la piattaforma Twitch conta circa 140 milioni di Utenti attivi ogni mese ed è arrivata ad essere la quarta Piattaforma in classifica a generare più traffico su Internet negli States.

    Si, ma che cos’è Twitch.tv?

    Twitch è la piattaforma di Live Streaming del momento, pensata soprattutto per gli amanti dei Videogames. I suoi Utenti, infatti, sono soprattutto giovani tra i 18 ai 34 anni, di cui il 77% è di sesso maschile (dati emersi dalla ricerca condotta da SOPRISM, società specializzata nella Digital Consumer Intelligence).

    Le sezioni di Twitch, però, sono ampie e prendono tanti altri ambiti, come la musica, lo sport e la cucina.

    I dati geografici attestano poi che l’utilizzo è concentrato in Lombardia e nelle tre principali città italiane: Milano, Roma e Napoli.

    Diffusione di Twitch in Italia

    Twitch ha permesso la nascita di veri e propri Streamers, ai quali fornisce una piattaforma sicura ed efficace dove realizzare contenuti di qualità, creare una Community e avere la possibilità di monetizzare. Grazie all’Affiliazione (che si può richiedere solo soddisfando determinati requisiti), gli Streamers posso ricevere Donazioni e attivare le cosiddette “Sub”, cioè gli abbonamenti degli Utenti al loro Canale.

    State pensando ad uno Youtube 2.0?

    In realtà non è proprio così. In effetti, sia YouTube che Twitch offrono la possibilità di vedere video e contenuti Live.

    Che cosa li rende tanto diversi allora? Twitch.tv ha creato un Nuovo Consumatore fortemente appassionato e così fedele ai propri beniamini da pagare per guardare i loro contenuti, la cui qualità non è misurabile a livello professionale, ma di creatività è interesse suscitato. Questa logica è distantissima da quella a cui ci hanno abituato i Social Media come YouTube, ma in realtà sta venendo testata anche da altre Piattaforme, tra cui Twitter (ne abbiamo parlato qui) e Instagram.

    Che sia questa la strategia vincente?

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    Trovi il nostro numero qui sotto 😉

    Giulia D.

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